Il pensiero del granchio
(Settembre 2000) Rubrica di ciò che il granchio pensa nel suo buco-giardino. |
Mi sento blandamente e bonariamente preso in giro dai
servizi meteorologici. Non è più come una volta, quando dei
'pallonari' ci si poteva fidare, nel senso che si poteva star certi che non
avevano proprio i mezzi per indovinare neppure il tempo della serata. Oggi
invece dispongono di strumenti potentissimi, di satelliti, con cui riescono
a prevedere esattamente qualcosa, sia pure a breve termine. Tuttavia nessuno
osa predire, senza mezzi termini, a milioni di dannati l'inferno che li va
bruciando, con l'accompagnamento barbaro e ineluttabile degli incendi furiosi
che vanno distruggendo quel che rimane dei boschi di alcuni paesi del
Mediterraneo. E' comprensibile. A nessuna persona responsabile piace seminare
il panico. "Questo non è l'agosto più infuocato che si sia
mai visto nella storia". Così dicono per rassicurarci. "Domani verrà
un po' d'aria fresca... anche se dopodomani tornerà il caldo torrido".
Così cercano di blandirci, poveretti. Fanno quello che possono. Intanto
qui, senza condizionatori, passiamo le giornate sotto l'aria calda di inutili
ventilatori. Solo se siamo disposti a bagnarci almeno ogni mezz'ora, notte
e giorno, possiamo avere un po' di refrigerio. I ventilatori sono una delle
tante illusioni che oggi nel mondo si vendono ai poveri, mentre ai ricchi
spettano numerosi, efficienti condizionatori per difendere dal surriscaldamento
l'aria che respirano nelle loro case... Forse sto esagerando. Forse anche
questa è un'illusione. Non mi risulta, infatti, che i condizionatori
oggi in commercio siano completamente innocui. Forse anche i ricchi, ad un
livello diverso, subiscono gli inganni di commercianti senza scrupoli (e
senza il dovuto rispetto per la ricchezza che è uno status symbol
indiscutibile...), in barba a tutte le associazioni di consumatori. Ma i
poveri, certe volte, sono ridicoli. Sono disposti a spendere qualunque cifra
quando vengono convinti dagli imbonitori della bontà di un rimedio.
E così si vedono lasciare le stanze vuote a 'rinfrescarsi' con i
ventilatori accesi al massimo, ignorando le più elementari leggi fisiche:
gli oggetti asciutti non possono raggiungere nessuna temperatura inferiore
a quella dell'aria spostata di pochi metri con incredibile dispendio di energia.
Delle loro manovre assurde non resta che il loro piccolo contributo
all'incremento della temperatura atmosferica, dovuto al calore emesso dai
motorini elettrici, che va a sommarsi all'aria calda gettata nelle strade
dai condizionatori dei ricchi. Questi sono ingenui comportamenti demenziali.
Ma si vedono altre scene da incubo in questi giorni. A Roma abbiamo visto
due milioni di giovani, venuti da tutto il mondo cattolico, affrontare con
coraggio il clima torrido per incontrarsi con il Papa e manifestare la loro
fede e la loro volontà di servire la causa della pace nel mondo. E
poi abbiamo visto altre migliaia di giovani cattolici riuniti a Rimini per
discutere questioni politiche e sociali ed acclamare altri tipi di pontefici.
Mi sono domandato se non fossero gli stessi giovani. Ci ho pensato su e ho
concluso che no, non possono essere gli stessi. Troppo allegri e pacifici
i primi, troppo battaglieri e rabbiosi i secondi, supporti, forse inconsapevoli,
di un certo risveglio dell'intolleranza clericale e di vistosi passi indietro
sulla via dell'ecumenismo cattolico. Sulla stessa scena orrenda sono apparse
le strazianti uccisioni di bambini, attribuite inizialmente a una categoria
di sventurati definiti impropriamente 'pedofili': amici dei bambini. Poi,
in uno dei due casi, si è scoperto che gli autori del crimine non
sono coloro a cui il parlamento e il governo hanno dedicato giorni di discussione
e l'aggiornamento di una legge, ma un 'branco' di giovanissimi a cui i moderni
genitori non sono più capaci di indicare che cosa è bene e
che cosa è male! Questo si dice. E pare anche a me che ci sia del
vero. E, a parte i genitori, c'è qualcuno che sa assolvere al suo
compito pedagogico? Gli insegnanti a scuola? Qualche 'grande fratello' televisivo
o di rete globale? I politici? I sacerdoti? I giudici? Lo Stato di
diritto?... D'accordo. Dovrebbero cominciare i genitori: quelli che, in questo
inferno, si sono presa l'enorme responsabilità di gettare per le vie
del mondo altre vite umane destinate, non solo alla lotta per la sopravvivenza,
ma alla competizione ossessiva ed oppressiva per la propria affermazione
senza esclusione di colpi nella società post-moderna.
mic.dang@tiscalinet.it mic.dang@libero.it
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