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SITO ESENTE DA IMBECILLITA' E CATACLISMI
(Estate 2005)
http://www.junior.rai.it/noalfumo/


Come dicevo, negli ultimi 150-200 anni non avete fatto altro che sporcare il pianeta in maniera sempre crescente. Perché? Ma è chiarissimo. Perché è sulla sporcizia crescente che si fonda la vostra economia classica, nel senso che il fine di ogni sistema economico sano, secondo voi studiosi,esperti di economia e di alta finanza, è una crescita senza tregua, e la crescita, si sa, produce scorie. Che vuol dire crescere? E' semplice. Tra professori si parla solo di numeri e si apprezzano solo quelli, e quindi non si sa o non si vuol sapere quella cosa semplice che c'è dietro i numeri, siano pure semplici anche questi: crescere vuol dire solo che, se ieri una serie di organismi adulti e collocati in un proprio ambiente favorevole si sono nutriti più che a sufficienza per vivere, domani gli stessi organismi aggiungeranno al grasso nutrimento ben altri beni di consumo senza nessuna cura per organismi diversi destinati a soccombere e, soprattutto, senza curare l'incremento di inquinamento che il nuovo consumo comporta. Insomma, in giro si sentono continuamente allarmi per la mancanza di crescita. Ma per uno scienziato serio, non moralista né in mala fede, nessun concetto può avere un valore assolutamente positivo o assolutamente negativo. E allora che senso ha allarmarsi e allarmare per eventi come la stagnazione o la recessione? Non fraintendetemi. Anch'io mi allarmo per disgrazie come queste, soprattutto se noi ci fermiamo e perdiamo denaro, mentre altri paesi continuano a crescere e a esportare i loro prodotti, ma i fenomeni di qualunque tipo devono essere osservati e analizzati con calma, sempre ricercando le cause prossime e lontane, con l'obiettivo di trovare rimedi efficaci. Mi sembra ridicolo e contraddittorio che chi sostiene la necessità del mercato libero e quindi della concorrenza, poi si preoccupi della concorrenza.
Ora non chiedete a me, che sono un emerito ignorante in campo economico e finanziario, di spiegare perché oggi, in Italia, c'è la recessione e come si fa per combatterla. Ci sono molti altri che hanno questo incarico e cercano di assolverlo. Qualcuno dice che non è vero, che tutti questi incaricati dal popolo si interessano solo al proprio tornaconto e riescono a tenersi al di sopra di qualsiasi fenomeno nefasto che vada ad abbattersi sul popolo. Tutto quello che io posso fare qui è lamentarmi per la sporcizia che, con o senza recessione, si continua a spargere per mare, per cielo e per terra. La trasformazione di tutti i cumuli di scorie in energia pulita dovrebbe essere l'unica attività decente per l'umanità nel prossimo millennio. Mi piacerebbe sapere dagli esperti quanto tempo sia necessario per riparare tutti i danni arrecati al pianeta in questi 150-200 anni, ma sospetto fortemente che di tempo ce ne voglia tantissimo. E il fine vero di un'economia sana e moderna dovrebbe essere quello di migliorare la qualità della vita per tutti, per tutti gli organismi viventi, non la crescita ad ogni costo per quelli che sono già cresciuti anche troppo, tanto che sono tra i più obesi del mondo. E infatti chiunque abbia un minimo di buon senso oggi si rende conto che un progetto economico non può non essere un progetto ecologico e non può più proporsi nei limiti di una nazione: deve essere globale, planetario.
Fin qui ho espresso questi concetti generali, spero chiari, banali, lapalissiani. Ma la teoria, anche in un sistema banale come questo, non basta a convincere. Ci servono gli esempi, gli esercizi, la pratica.
Allora inizio qui, su due piedi, un piccolo galateo per l'uomo della strada, anche se sarebbe meglio che, dalla strada, tornasse subito in casa. Altrimenti non si sa che cosa potrebbe capitargli. Veramente questo non si sa neppure se torna a casa.
Il galateo consiste in una serie di norme di comportamento da osservare in occasioni che frequentemente si presentano: che cosa bisogna evitare e che cosa bisogna fare. Ve lo dico sotto forma di quiz. Più sotto vi fornisco le soluzioni, cioè le risposte esatte e i miei commenti.

Occasione 1
Il banale uomo della strada, tornato a casa per tempo, viene preso dalla voglia impellente di inspirare fumo da un tubetto di carta velina pieno di tabacco acceso e di espellerlo nell'aria circostante. Che cosa fa?
a) Si accomoda in poltrona, davanti a un televisore, si sceglie il miglior tubetto del pacchetto, lo accende e se lo fuma con gusto.
b) Sapendo che la moglie è allergica al fumo, oltre che ad altre sostanze volatili, esce in balcone col suo tubetto, lo accende e se lo fuma con gusto, guardando le macchine che passano e le ragazze affacciate ai balconi del palazzo accanto.
c) Sapendo che, comunque, qualunque emissione nociva è destinata ad accrescere l'inquinamento dell'intero pianeta, decide, con un atto eroico, di non fumare più e di buttare gli ultimi tubetti nel cassone dell'immondizia normale, che tanto sono biodegradabili.

Rispondete con calma e un minimo di razionalità e di responsabilità nei confronti dell'umanità e dell'ambiente.

Per ora mi fermo qui, ma non è detto che altri quiz non verranno aggiunti nelle prossime stagioni.

Risposte e commenti.

Occasione 1.
Risposta a.
Quest'uomo è un incosciente menefreghista, ma almeno tiene in casa sua il suo fumo pestifero. Sarà compito dei suoi familiari convincerlo a smettere, se non vogliono subire le sue aggressioni fino alla morte.
Risposta b.
Il ragazzo ha un po' di rispetto per la moglie, che tuttavia sta già emettendo spaventosi starnuti per il filo di fumo che rientra dalle fessure. Non ha, invece, nessun rispetto per i vicini, del piano di sopra, di quello di sotto, di destra e di sinistra. Si sa che il fumo va dove tira il vento, e ci sono correnti d'aria che girano l'angolo ed entrano nella stanza del vicino e altre che precipitano ai piani di sotto.
Risposta c.
Questa sì che è una saggia decisione. Questo 'giovin signore' sarà proclamato eroe planetario. Il titolo spetterabbe anche a me che ho fatto questo passo da almeno 30 anni.

Confermo che questo sito è esente da imbecillità, ma io no, altrimenti non mi ostinerei a continuare questa battaglia senza speranza, mentre migliaia di etteri di bosco vanno in fumo, le macchine sfrecciano da tutte le parti anche se il prezzo del petrolio è alle stelle, l'aria è sempre più irrespirabile, il Mediterraneo sta diventando un mare tropicale con alghe tossiche, l'acqua potabile comincia a scarseggiare anche in Europa, le vacche del Frusinate bevono acqua di fiume e cadono stecchite.

 


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