Bandiera senza pace
(Aprile 2003)

 
Qualcuno si sarà chiesto perché sulla mia bandierina non c'è la parola 'pace'. E' perché prevedevo che la 'pace' sarebbe arrivata, ma a me la 'pace' non basta. Vorrei che dentro ci fosse anche l'uguaglianza. Eh, eh, sapevo di scandalizzarvi. E' da qualche anno che non se ne parla più e quasi ci si vergogna di nominarla. Allora vi spiego che vuol dire. Vuol dire che se facciamo una gara, io, stante la mia proverbiale modestia, la vinco e mi prendo la coppa o la pacca sulla spalla, ma a mezzogiorno si va tutti a tavola  (qualcuno può andare altrove, basta che abbia da mangiare), nel pomeriggio tutti balliamo, festeggiamo, stiamo allegri, se qualcuno è triste o malato lo aiutiamo, la sera dopo cena tutti andiamo a casa a dormire perché tutti devono avere una casa. Non so se è chiaro. Se qualcuno è invidioso di questo tipo di vita, lo dica e potrà partecipare senza essere accusato di essere un anticomunista o epiteti del genere oggi ritenuti offensivi. Se poi qualcuno vuole essere più uguale degli altri è semplicemente impazzito. Non voglio più vedere in giro gente costretta a frugare nel cassonetto dei rifiuti: è la gente che, se fosse a Bagdad, si darebbe al saccheggio e sarebbe felice per un giorno, anche se forse ha dovuto strappare a qualche altro disperato la sua preda. Non voglio più incontrare, quando cammino per via Borri, qualche povero ma dignitoso straccione che mi chiede l'indirizzo della Caritas, strappandomi impeti di sdegno contro chi sostiene che viviamo in un paese democratico e civile. Meno male che esistono la Caritas, il WWF, Amnesty International, Italia Nostra, Emergency, Altro Consumo, la famiglia Fo, ma vorrei che queste istituzioni non fossero più necessarie. Infatti i politici e gli imprenditori infingardi dicono anche loro: meno male che esistono i volontari, così noi non dobbiamo occuparci di queste quisquilie. Dovrebbe vergognarsi chi esulta perché il tasso di disoccupazione si abbassa dal 20 al 19% (dico un numero a caso), o perché, pur essendo aumentati i crimini, sono diminuiti i furti negli appartamenti, o perché il debito pubblico è diminuito di un punto. Queste sì, sono quisquilie. Il male deve essere estirpato annullandone le cause. Nessuno dovrebbe avere bisogno di andare a commettere un furto in un appartamento. Non ne ha bisogno? Lo fa per hobby? Va bene, ne riparleremo quando avrete abolito almeno questa causa: il bisogno.
 
 

mic.dang@tiscali.it mic.dang@libero.it



RITORNA ALL'INIZIO