Il pensiero del granchio
(Febbraio 2002)
Rubrica di ciò che il granchio pensa nel suo buco-giardino.

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Non so se è chiaro. L'obiettivo del pensiero del granchio, con frequenza più o meno mensile, è di raccogliere fatti e opinioni del momento e di fare, come si dice, due più due, per tirare le somme. Ma in questo compito, che non so fino a che punto avrò voglia e modo di sostenere, non ho intenzione di offendere nessuno... purtroppo. Al massimo offendo l'umanità che, sinceramente, mi è cordialmente antipatica...
Piano, piano! Non assalitemi subito come un branco di bisonti o di cani inselvatichiti. Non commettete un altro delitto contro l'umanità, cioè contro voi stessi. Non datemi subito ragione. Non è colpa mia se siete antipatici. E' colpa vostra. E non venitemi a dire che faccio d'ogni erba un fascio, anche se questa è forse la parola giusta. Mettendo pure da parte la povera gente che non può mai decidere sulla sorte di questa palla ammaccata, che è il nostro pianeta, e che, quando non muore di stenti, vive di piccoli furti, di terrorismo, di ricatti, di sequestri di persona - mettiamoli pure da parte e combattiamoli  o convertiamoli per ricondurli tutti paternamente alla prima categoria: quella che muore di stenti - siete sempre troppi e troppo potenti voi che incendiate le foreste, che seminate intelligenti bombe anti-uomo, che provocate spaventosi cambiamenti del clima, che determinate la bancarotta di intere nazioni, che volete continuare a consumare petrolio e a costruire villette sul demanio pubblico, che applicate la legge della carta di credito alla cura della salute di chi soffre atrocemente e muore senza pietà negli ospedali, nelle case e nelle strade di tutto il mondo. E ultimamente ve ne fregate anche degli ultimi sprazzi di cultura sana e dei residui di legalità. Ecco. A leggere bene sono lampanti i fatti e le opinioni di questo mese. Ma vorrei essere, se mi fosse consentito dai patti fatti col mio provider e da altre censure in agguato, più preciso e meno sibillino. Anche se, negli ultimi tempi, le Centurie di Nostradamus tornano di moda, io non intendo emularlo, non so tutto e non vedo nel futuro. So solo una o due cose, il resto lo indovino. So, per esempio - me lo ha detto un vecchio calvo con farfalla su un canale di successo - che esistono, in Italia, moltissimi cittadini 'a rischio alfabetico' (addirittura il 50%: una fetta enorme degli ultimi elettori!), i quali, cioè, non capiscono esattamente gran parte di ciò che leggono e, magari, anche di ciò che ascoltano e vedono. Sarà per questo che così tanta gente viene truffata da imbonitori televisivi di ogni genere. E poi esistono due milioni di veri e propri analfabeti, proprio come quelli della civiltà contadina prima della riforma agraria. So, poi, che la stragrande maggioranza dei delitti denunciati rimane impunita e gli autori rimangono ignoti: e questo lo sanno tutti: i delinquenti, chi dovrebbe acciuffarli, chi dovrebbe giudicarli e chi dovrebbe scrivere leggi che rendessero efficace la giustizia. Ma questi, purtroppo, se non ho capito male, ritengono di poter risolvere i problemi della lunghezza dei processi e delle carceri strapiene, depenalizzando i delitti minori e attuando un'allegra amnistia. So che lo scopo dei bombardamenti ininterrotti nel territorio afgano è l'arresto dei capi del terrorismo e questi, dopo quattro mesi, sembrano ancora introvabili, mentre le tribù armate non hanno nessuna voglia di deporre le armi e un chiaro assetto democratico e civile stenta a nascere e molte donne continuano a coprirsi il volto e ad ubbidire a mariti violenti e arroganti. So che Bush per poco non si strozzava, mentre assisteva a una partita in TV e poco dopo avere appreso la notizia di una bancarotta. Eppure non si scompone: da quattro mesi continua a giurare che i malefici assassini terroristi stanno per essere acciuffati. So che siamo sette miliardi, e il cibo a disposizione basta solo per sei, e che qualcuno, lungi dal pensare che questa crescita assurda possa e debba essere rallentata, propone, come fu proposto a Pinocchio, di consumare anche il torsolo, la buccia e... i prodotti transgenici (purché identificati). So che certi programmi televisivi italiani, messi in onda tra le 8 e le 9 del mattino per istruire pensionati e casalinghi, hanno finalmente smesso di imitare le presentazioni di progetti aziendali preparate da progettisti improvvisati con precipitosi metodi 'top-down' - il cui succo è sempre quante ore-uomo sono necessarie per completare l'opera pianificata e quanti impiegati o operai si riesce a licenziare. Ora quei programmi hanno ripreso un aspetto umano, per questo mese: vi si è parlato del piacere di ragionare, vi si ricordano ancora storie e testimonianze di sevizie razziali naziste e la storia e i principi della nostra Costituzione. E qualche altro programma, fuori di quella fascia oraria, conserva ancora qualche timida velleità di opposizione a questo che qualche pover'uomo della strada, insieme a qualche giornalista audace, a qualche magistrato intransigente, a qualche vecchio intellettuale nostalgico, considera un regime pericoloso fondato sui quiz, le chat, le telenovele, i grandi fratelli televisivi, le speculazioni finanziarie sfrenate e altre anche peggiori aberrazioni sociali.


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© 2002 Emanuele & Michele