Il pensiero del granchio - The crab's thought
(Gennaio 1999 - January 1999)

Rubrica di ciò che il granchio pensa nel suo buco-giardino.
What the crab thinks in his hole-garden.

autunno

Pensiero invernale Winter thought
Il freddo e la neve ci fanno quasi dimenticare che la temperatura sulla terra tende ad aumentare per via dell'effetto serra. D'altronde la limitatezza del pensiero umano, chiuso nella nicchia delle sensazioni locali e temporali, non tiene conto, ad esempio, che, mentre qui nevica, in Australia o in Sudafrica si crepa di caldo. Eppure oggi le comunicazioni, viaggiando su satelliti e cavi, dovrebbero fornirci in ogni istante una visione completa delle diverse situazioni di tutto il mondo. Si dirà: ma che c'importa della situazione meteorologica del Sudafrica? Niente, se ignoranze simili non inducessero l'umanità in errori fatali. Ma non è tanto importante l'ignoranza in sé: io sono uno di quelli che scriverebbero nella legge che la legge ammette qualunque ignoranza, vedendo che le televisioni non fanno a gara per spiegare leggi incomprensibili alla gente. Importante è l'atteggiamento di chiusura e di ripulsa verso ogni evento che oltrepassi i confini immediati e attuali, insieme all'incapacità di guardare dall'alto una pluralità di dati. C'è qualcosa di guasto nel meccanismo della mente umana, che la rende inadeguata ai potenti mezzi che essa stessa ha generato. Questa mentalità diffidente - e feroce - è ancora quella del troglodita che, chiuso nella sua grotta, deve difendersi dai grandi predatori e dalle tribù rivali.

L'uomo lo sa. Lo ha detto tante volte. E' perfettamente cosciente di questa inadeguatezza che lo sta conducendo inesorabilmente verso l'estinzione e la distruzione della vita. Il fatto stesso di aver visto che il suo progresso tecnologico è più veloce del suo adattamento al nuovo ambiente dovrebbe fornirgli la capacità di reagire e di evolversi. L'uomo è capace di grandi slanci, sa scrivere bellissime Costituzioni, Dichiarazioni meravigliose sui diritti dell'Uomo, ma poi non è capace di rispettarle e, certe volte, vuole cambiarle prima di averle messe in pratica. E' per la constatazione di questo fallimento, che il commissario europeo Emma Bonino ha dichiarato sconsolatamente che, nel cinquantesimo anniversario della dichiarazione dei diritti dell'uomo, c'è ben poco da celebrare.

Non ho nessuna intenzione di disperare nè di indurre altri alla disperazione. Vorrei solo far vergognare questo ragazzo svogliato che fa tanti buoni propositi e poi butta per terra la cartaccia, lascia sui marciapiedi gli escrementi dei cani e le automobili (a volte con l'autorizzazione delle amministrazioni), affumica le stanze, inquina le acque, fomenta risse spaventose, lascia i suoi compagni morire di fame, tortura gli animali, rovina le piante, provoca incendi e desertificazioni, e, mentre tutto tende alla catastrofe, invece di affrontare problemi reali, si appassiona a frivolezze come gli amori del Presidente, pur dichiarando che che alla maggioranza della popolazione l'argomento è del tutto insignificante.

Ma forse i rimproveri non sono la giusta strategia. Il ragazzo s'inasprisce e fa peggio. L'ansia dei genitori a volte è deleteria. Noi vorremmo vederlo felice, in pace con se stesso e in armonia con la natura. E invece lo vediamo, spesso corrucciato, chiudersi nella sua stanza e guardare attonito verso il buco dell'ozono senza trovare una spiegazione logica; domandarsi perché le stagioni cambiano, la temperatura sale e i ghiacci si disciolgono; perché qualcuno contrasta la libertà di dedicarsi alle imprese più lucrose snellendo i carrozzoni, risparmiando sulle misure di sicurezza e sui dispositivi di corretto smaltimento delle scorie e di risparmio energetico; perché qualcuno vorrebbe non lasciare mano libera ai bravi imprenditori capaci di creare posti di lavoro dal nulla; perché un pensionato ruba tremila lire a una zingara, quando si sa che si spende troppo per le pensioni; perché i barboni laureati frugano nelle immondizie; perché non si favorisce la frammentazione naturale del mondo, lasciando che i popoli ricchi si dedichino tranquillamente ai loro commerci fiorenti e che i poveri seguano il loro destino; e come i popoli così le famiglie e gli individui: questa sì che sarebbe una sana meritocratica selezione naturale.

E' questo il pensiero imperante che potrebbe portare questo povero ragazzo vivace e un po' ribelle a rompere il suo giocattolo più disprezzato: la terra.

The cold and the snow do we almost forget that the temperature on the earth is going to increase because of the hothouse effect. On the other hand the narrowness of the human thought, closed in the niche of the local and momentary feelings, doesn't note, for instance, that, while it here snows, in Australia or in Sudafrica there is a terrible hot. Yet today the communications, running on satellites and cables, should furnish us in every instant a complete vision of the different situations of all the world. You will say: but what does it matter the meteorological situation of the Sudafrica? Nothing, if similar ignorances don't induce the humanity in fatal errors. But the ignorance is not so much important: I am one of those would write in the law that the law admits any ignorance, while seeing that the televisions don't compete to explain incomprehensible laws to the people. Main point is the attitude of closing and of rejection toward each event that goes beyond the immediate and actual boundaries, together to the incapability of looking to a plurality of data. There is something broken in the mechanism of the human mind, that makes it inadequate to the powerful tools that she same has created. This mistrustful - and fierce - mentality is still that of the troglodyte that, closed in his cave, must defend himself from the big predators and from the rivals tribes.

Humanity knows it. She often says it. She is perfectly conscious of this inadequacy that is conducting her toward her extintion and the destruction of the life. Just to understand thart her technological progress is faster than her adaptation to the new environment should give her the ability to react and to evolve. A man or a woman can fly with his mind, he or she can write perfect Constitutions and Declarations of human rights, but then he is not able to respect them and, sometimes, he wants to change them before to realize them. Seeing to this failure, the European commissioner Emma Bonino, in the fiftieth anniversary of the Declaration of the human rights, disconsolately declared there is nothing to celebrate.

I have intention neither to despair nor to induce other people to desperation. I would only to make this indolent boy be ashamed that, having so much good intentions, he throws waste paper on the floor, leaves the excrements of the dogs and the automobiles on the sidewalks (sometimes with the authorization of the administrations), fills with smoke the rooms, pollutes the waters, foments dreadful brawls, leaves his friends die for hunger, tortures the animals, ruins the plants, causes fires and desertifications, and, while everything goes to the catastrophe, instead of facing real problems, takes great interest in frivolities like loves of the President, also declaring that is meaningless to the majority of the population.

But perhaps the reproaches are not the correct strategy. The boy could become exacerbated and his behaviour could get warse. The anxiety of the parents somtimes is deleterious. We want to see him happy, in peace with himself and in harmony with the nature. Instead we see him, often frowning, closed in his room and amazed looking toward the hole of the ozone without finding a logical explanation; wondering because the seasons change, the temperature climbs and the ices loose, because anybody opposes the liberty of devoting himself to the most lucrative enterprises sending the people away from the factories, saving the money of the safety measures and of the devices for correct rubbish removal for energy saving; because somebody would to forbid that good entrepreneurs invent jobs for people; because a retired man steals tree thousand liras to a little gipsy girl, while it is known that too much is spent for the retired salary; because the graduated tramps look through in the garbage; because the natural fragmentation of the world is not favored, leting that rich people quietly attend to their flourishing commerces and that the poor men follow their destiny; and as the people so the families and the individuals: this in truth would be a good natural selection.

This dominant thought could conduct this poor vivacious and a little ribellious boy to break his most despised toy: the earth.

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