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Filmati di Matti Rämö - Matti Rämö's videos
Girati durante il suo viaggio in bicicletta iniziato il 27/5 e finito il 18/7 del 2013 - Filmed during his bicycle-trip from 27/5/2013 to 18/7/2013
(Estate 2013 - Summer 2013)
Matti Rämö con piccioni
La meta del viaggio è Istambul. Matti ha girato i suoi filmati tenendo la telecamera fissata sul manubrio della bicicletta o sul casco mentre percorreva le strade dei diversi paesi attraversati.
Ecco quanto scrive Matti sul suo viaggio.

"Sono partito da Helsinki il 27 maggio e sono arrivato ad Istambul il 3 luglio.
Ho preso un traghetto da Helsinki a Tallinn (Estonia) e, nella prima settimana, ho attraversato i paesi baltici: Estonia, Lettonia e Lituania. Nella seconda settimana ho attraversato la Bielorussia, passando attraverso la capitale Minsk. Dalla Bielurussia sono entrato in Ukraina, passando a 50 km di distanza da Cernobil, attraverso la metropoli di Kiev verso sud, e poi facendo una deviazione di due giorni in Transnistria e Moldavia, prima di ritornare in Ukraina e dirigermi verso Odessa.

La Transnistria fa ufficialmente parte della Moldavia, ma de facto e' uno stato indipendente senza riconoscimento internazionale. Ha la sua moneta (il rublo transnistro), i suoi controlli di frontiera e il suo esercito, in pratica costituito per la maggior parte da ex soldati russi, anche se la Russia non confina con la Transnistria.
La maggioranza della popolazione e' d'etnia russa che, all'epoca della disintegrazione sovietica ha scelto di non far parte ne' della Moldavia ne' dell'Ukraina. E ancor oggi ci sono dei carri armati sulla frontiera fra Moldavia e Transnistria. E' una regione ribelle della Moldavia che vuole essere rispettata.

A Odessa mi hanno rubato la bici :-(. Ne ho comprato una nuova. Poi ho preso il traghetto sul Mar Nero fino alla Georgia, in cui non ho avuto tempo di fermarmi per visitare bene, come avrei voluto, le montagne della Caucasia.
Il giorno dopo l'arrivo al porto di Batumi in Georgia, ho varcato la frontiera turca. E per le ultime due settimane ho pedalato dalla Turchia orientale fino ad Istambul in Turchia occidentale, prima seguendo la costa del Mar nero, poi le montagne dell'entroterra".

I filmati sono stati raccolti nella pagina http://areena.yle.fi/tv/istanbuliin con commenti scritti da Matti in finlandese e tradotti qui sotto, per il Giardino del Granchio, in italiano con il mio aiuto. In ogni commento è presente il paese e la città in cui il filmato è stato girato.
Ogni filmato può essere visualizzato cliccando sull'apposito link.

AVVERTENZA: Attualmente solo una parte di tutti i filmati sono stati inseriti. Gli altri sono in preparazione e vengono aggiunti ogni giorno. Si stima che entro la fine di settembre 2013 ci saranno tutti.

Filmato 1: Bielorussia, Minsk 1
Il primo giorno di riposo del viaggio a Minsk il 3/6. La piccola traversata urbana passa attraverso un parco fino alla chiesa della santa Eufrosinia.

Filmato 2: Bielorussia, Minsk 2
Pedalo dalla chiesa della Santa Eufrosinia lungo la spaziosa strada principale un po' congestionata fino all'incrocio della via Kalvariskaja Uliza con la via Pushkina Prospekt.

Filmato 3: Bielorussia, Rudzensk
Una notte in campagna all'aperto, al bordo di un campo nelle vicinanze di Rudzensk, a circa 50 km a sud-est di Minsk. Nel paesino accanto alla ferrovia si fanno lavori di manutenzione.

Filmato 4: Ukraina, Tshernigiv
Mattina in un campo di mais a 50 km a est di Chernobyl. Una rana ha gradito la compagnia di uno dei miei guanti.

Filmato 5: Ukraina, Kiev 1
A Kiev c'e' di nuovo tempo per vagare. La zona della stazione centrale e' un nodo di traffico e un luogo d'incontro. C'e' pure gente che passa il suo tempo nella zona senza un preciso motivo apparente.

Filmato 6: Ukraina, Kiev 2
Proprio accanto alla stazione centrale c'è un mercato vivace. La mercanzia di un negoziante senza scrupoli comprende anche armi.

Filmato 7: Ukraina, Kiev 3
La congestione del traffico urbano spinge il ciclista a pedalare tra le corsie piene di macchine in rallentamento.

Filmato 8: Ukraina, Kiev 4
L'accelerazione, che provoca iniezioni di adrenalina, fa superare i limiti della ragionevolezza. Lo slalom tra le corsie aumenta quando la congestione del traffico cresce e, quando inizia la discesa, cresce un po' troppo la velocità.

Filmato 9: Ukraina, Kiev 5
Sulla cima della collina la statua della Patria saluta i figli guerrieri. Altorilievi massicci raccontano gli eroi di un tempo. Carri armati allegramente dipinti offrono una nuova prospettiva della storia.

Filmato 10: Ukraina, Bojarka
Fragole! Frutti rossi in vendita lungo la strada, quando il viaggio prosegue verso sud da Kiev.

Filmato 11: Ukraina, Bila Zerkva
Faccio un salto fuori della strada statale verso la cittadina di Bila Zerkva. Nel tardo pomeriggio c'e' ancora gente lungo la strada.

Filmato 12: Ukraina, kyläteillä
Di sera le mucche vengono accompagnate dai pascoli al villagggio, e questo si può fare pure in bici. Cavalli e polli appartengono al paesaggio del villaggio, come il Cimitero commemorativo della seconda guerra mondiale: atmosfera di un'epoca passata.

Filmato 13: Ucraina, Uman
Pattumiera fumante. Punti di controllo di polizia e venditori di frutta fanno parte della esperienza sulla strada statale. Nel pomeriggio d'estate ci sono pure i fulmini a dare spettacolo.

Filmato 14: Ucraina, Vasiliki
Un fortissimo temporale pomeridiano mi sorprende lungo la via. Si forma una lunga coda di macchine che procedono a passo d'uomo, ed io le sorpasso anche in corsia d'emergenza, e continuo a pedalare anche nei torrenti che incontro sulle salite.

Filmato 15: Ucraina, Šelechove
Il terreno si fa piu ripido e la strada peggiora abbastanza, quando devio dalla strada principale Kiev-Odessa per dirigermi verso la Transnistria e la Moldavia. Nelle discese le lunghe vibrazioni della cattiva strada scuotono la bici. La riparazione dell'asfalto viene realizzata solo a piccoli pezzi.

Filmato 16: Transnistria, Dubasari
Il tempo è rallentato, negli anni sovietici, nella seconda città della Transnistria. A Dubasari c'è un'atmosfera rilassata, e nella strada della zona residenziale, appena presso il confine, si vendono i lamponi, anche se a pochi passi ci sono i carri armati a garantire la pace tra la provincia ribelle indipendente e la stessa Moldavia. Con le dita ancora rosse per le bacche acquistate arrivo in una stazione di confine. L'istinto di auto-conservazione mi fa chiudere la fotocamera appena prima del controllo passaporti.

Filmato 17: Moldavia, Chisinau 1
I minibus passano troppo vicini sulle strade della capitale moldava, anche se il traffico non è frenetico come nelle grandi città dell'Ucraina. Fa un certo effetto passare nello stesso giorno dal mondo dei caratteri cirillici a quello degli alfabeti occidentali.

Filmato 18: Moldavia, Chisinau 2
Incontro il fotografo dell'"Uno mattina" moldavo (programma tv) che sta pedalando in citta'. Il fotografo mi fa da guida nel percorso dal centro a fuori citta'. Un paio di volte mi fermo per strada nei piccoli mercati.

Filmato 19: Transnistria, Bender
Nelle battaglie del 1992 tra la Moldova e la regione ribelle di Transnistria la frontiera si stabili' sull'altopiano vicino alla citta' di Bender. La discesa dal confine porta al ponte sul fiume Dniestr che e' ancora oggi sotto sorveglainza militare. La capitale della Transnistria Tiraspol si trova a 10 km dal fiume.

Filmato 20: Transnistria, Tiraspol
Verso sera la capitale della Transnistria riprende vita dopo la tempesta. Il percorso attraversa il centro di Tiraspol e contemporaneamente molti strati del tempo. Un giovane ciclista appare e comincia a seguirmi in silenzio. In giro c'è pure un'unità per ripare i problemi di un cavo che dà elettricità ai trolley dei filobus.

Filmato 21: Ucraina, Templodar
Pedalando nel buio della notte dal confine della Transnistria a Odessa. Intorno a mezzanotte appaiono ancora occasionali luci di auto. Il buio pesto non finisce prima della periferia di Odessa.

Filmato 22: Ucraina, Odessa 1
Un nuovo giorno a Odessa dopo il furto della bicicletta. Sulla sella della nuova bici tra la folla nella piazza della stazione ferroviaria. Presso la stazione si vende la birra direttamenta da un piccolo rimorchio contenitore giallo.


Filmato 23: Ucraina, Odessa 2
Nello stretto vicolo di un bazar si avanza a malapena spingendo la bici.

Filmato 24: Ucraina, Odessa 3
Gli abitanti di Odessa passano molto tempo nei parchi. Lungo i viali alberati il mio percorso porta al parco di una chiesa dove si vendono quadri.

Filmato 25: Ucraina, Odessa 4
Scalinata Potemkin. Accanto alla scalinata c'e' un parco ripido, dove si può scendere lungo i sentieri fino a raggiungere il fondo della scala. Da giù si può godere ancora meglio la prospettiva della scalinata.

Filmato 26: Ucraina, Odessa 5
Negozio di biciclette e case in rovina. Matti passa di nuovo dal negozio Velomania per comprare una lampada. Il meccanico che il giorno prima ha aggiustato la nuova bici molte volte si stupisce che ora non ci siano più problemi. La pedalata continua nel centro dove Matti trova un quartiere in rovina vicino alla stazione.

Filmato 27: Ucraina, Odessa 6
Alla chiusura del mercato i corridoi stretti sono intasati da carrelli e furgoni. Spingere la bici diventa una impresa, e "Beckham" con il suo carrello quasi investe la bici. Ci è voluto pure l'aiuto di una vecchietta per avanzare.

Filmato 28: Ucraina, Mar Nero 1
Il sassofonista argentino Enrique Thompson arricchisce i tre giorni di navigazione nel Mar Nero da Odessa alla Georgia. Al tramonto della seconda sera, due "fratelli" (amici) georgiani reclutano Enrique per creare atmosfera in un momento un po' delicato. La presenza di un cameraman solleva polemiche. Il cameraman viene scherzosamente (ma non troppo) minacciato di morte.

Filmato 29: Ucraina, Mar Nero 2
Nella terza serata di navigazione c'e un concerto sul ponte. Il protagonista e' sempre il sassofonista Enrique Thompson che all'imbrunire suona una sua composizione. Nel cielo c'e la luna piena. Quando arriva il buio Enrique suona insieme con un rapper moscovita: Roma (è il suo nome d'arte).
Filmato 30: Georgia, Batumi
La citta' portuale di Batumi si presenta davanti alla montagne del Caucaso come uno strano miraggio. La nave attende l'ormeggio veramente a lungo, il che mi consuma il poco tempo a disposizione per rimanere in Georgia. Il disagio per un appassionato di geografia e' forte, perché posso fermarmi per una sola notte nella regione che e' famosa per le sue montagne bellissime e straordinarie. La notte passo presso la vecchia frontiera dell'Unione Sovietica dove, per arrivare da Helsinki, ci voleva un intero mese.

Filmato 31: Turchia, Pazar
In turchia la curiosita' umana viene sollecitata subito dopo la frontiera. Della strada costiera, già stretta, un'intera corsia è crollata, bloccando il traffico ma, dopo un leggero caos iniziale, il viaggio procede liscio tra gli agglomerati urbani costieri. Salutare la gente mentre pedalo diventa presto una simpatica abitudine, e ricevo consigli per trovare la strada giusta anche senza chiedere.

Filmato 32: Turchia, Of
Accanto alla strada costiera del Mar Nero ci sono lunghi tratti di strade locali parallele. A volte finiscono nei campi, e il ritorno alla strada principale richiede un esercizio di orientamento creativo.

Filmato 33: Turchia, Trabzon
Trabzon e' la più grande città del nord-ovest della Turchia. Una salita mi porta alle stradine pedonali del centro. La sciarpa è un comune copricapo per le donne, ma quasi la metà non ne fa uso. Il ritorno alla strada del Mar Nero richiede la massima attenzione.

Filmato 34: Turchia, Tirebolu
Gallerie costiere. La strada si stringe al fianco della montagna e si infila nelle gallerie. Ma alla fine della giornata la vastità del Mar Nero e la bellezza del tramonto danno sollievo allo stress accumulato pedalando nelle gallerie anguste e rumorose.

Filmato 35: Turchia, Ünye
La strada del Mar Nero passa da una citta' all'altra, il che richiede attenzione costante e adattamento ai cambi del ritmo del traffico. Il compito piu difficile è anticipare i movimenti dei minibus. Ma il percorso è piacevole per la vista del mare che spunta qua e là.

Filmato 36: Turchia, Ordu
Gallerie difficili. Dopo la citta' di Ordu la strada passa attraverso una piccola penisola montuosa. Nelle gallerie in salita mi sento piu sicuro pedalando sullo strettissimo "marciapiede" che pero', nella galleria più lunga, è costituito da una serie di piastrelle di cemento che copre una cavità. E non tutte le piastrelle sono intere e ben messe al loro posto, il che richiede molta attenzione. Il tuono dei tir crea un'atmosfera abbastanza stressante. Nelle gallerie brevi e in discesa torno a pedalare sulla carreggiata.

Filmato 37: Turchia, Carsamba
Pomeriggio sociale in autostrada. La stretta fascia costiera si allarga, e sulla pianura costellata di campi agricoli si può pedelare dietro i trattori. Pure una mucca utilizza le strisce pedonali affiancata da ciclisti e ragazzotti che saltellano sul bordo della corsia. La serata volge verso il buio ma alcuni minareti illuminati funzionano come fari.

Filmato 38: Turchia, Kavak
ll percorso si sposta dalla costa del Mar Nero all'interno : l'effetto rinfrescante della brezza di mare si perde, mentre devo affrontare salite lunghe e pesanti. La discesa più lunga è più di 25 km e una delle salite mi porta fino a 900 metri. Tra le salite numerose ci sono discese lunghe e inebrianti. La strada è buona e mi consente di continuare il percorso anche al buio quando il calore del giorno dà tregua.

Filmato 39: Turchia, Osmancik
Salite, discese, pianure e valli fluviali. Nell'entroterra montagne e altopiani si alternano. Dopo la galleria si apre un nuovo paesaggio e la discesa porta alla valle, poi in una gola stretta e poi di nuovo alla pianura. Il calore di mezzogiorno è così pesante che non ce la faccio a tenere a lungo il passo di un trattore lento.

Filmato 40: Turchia, Ilgaz
Dopo la notte tra i cespugli racconto come è stato il viaggio fin qui. Istambul è solo a distanza di 4 giorni di bicicletta e meno di 500 km. E' domenica, dopo la notte all'aperto. E' stato un bel viaggio anche se un pò pesante. Ne sono testimoni i miei guanti che stanno andando a pezzi. Ne ho un paio nuovo che devo cominciare ad usare perché ormai sono un po' troppo stracciati e si vede che non piacciono alla gente. Alle volte ho dormito male come ieri per il rumore di un fabbrica dove si schiacciavano sassi fino alle 2 di notte. Il furto della bici a Odessa è stato un brutto colpo ma mi sono ripreso abbastanza presto tenendomi in movimento. E comunque la nuova bici comprata a Odessa ha retto abbastanza bene. Adesso manca poco. E' stato on ottimo viaggio.

Filmato 41: Turchia, Bolu
Dalla bosco di montagna al walzer dei TIR. La giornata di montagna cambia faccia molte volte. La pista di sabbia dall'accampamento nel bosco mi porta alla strada in forte discesa che mi fa correre in un bel paesaggio. Di pomeriggio pero' mi trovo in pianura esposto alla cavalcata dei TIR in una stretta sezione di manutenzione stradale.

Filmato 42: Turchia, Kaynasli
La volata di 12 km dal passo di Boludagi al villagio di Kaynasli 800 metri piu in basso. La volata è anche un salto climatico, un ritorno all'estate dopo un paio di giorni autannuli dal momento che laggiù in pianura la temperatura è oltre 10 gradi più alta che in montagna. All'inizio della volata l'asfalto è ancora bagnato ma per fortuna la pioggia è cessata, e posso godermi la discesa senza troppe preoccupazioni.

Filmato 43: Turchia, Izmit
L'impegnativa volata urbana inizia già a 100 km da Istanbul. Le entrate e uscite della strada statale sono particolarmente difficili perché le auto passano contemporaneamente a sinistra e a destra. Nel bel mezzo della difficile pedalata, appare il mar Mediterraneo! (Più precisamente quello di Marmara).

Filmato 44: Turchia, Istambul 1
La pedalata frenetica prende una svolta imprevedebile. Eren, amico di mia figlia, viene a farmi da guida per gli ultimi 40 km. L'ultima volata che inizia dalla citta' satellite di Gebze passa attraverso momenti pericolosi per attraversare gli svincoli della grande strada. All'improvviso pero' Eren mi guida al tranquillo paesaggio costiero del Mediterraneo.

Filmato 45: Turchia, Istambul 2
A farmi da scorta arriva pure un altro amico di mia figlia, Cem. Per un po' la videocamera viene collegata al manubrio di Eren. La tranquillita' nel parco della costa offusca il correre del tempo, ma ci sono ancora 20 km per raggiungere il traghetto, e alla fine dobbiamo affrettare il cammino per arrivare in tempo per prendere l'ultimo traghetto per l'Europa. Sul lato europeo dello stretto del Bosforo bisogna pedalare per altri 3 km per arrivare a casa di mia figlia Milja.

Filmato 46: Turchia, Istambul 3
Le meraviglie di Istanbul. La giornata del "turista per caso" porta dalla Torre di Galata, al Museo di Santa Sofia, alla Moschea Sultanahmed, al serbatoio di acqua della Basilica, al Gran Bazar e al ponte sullo stretto del Bosforo.

Filmato 47: Turchia, Istambul 4
Al ponte di Galata c'è un sottopassaggio che è un piccolo bazar affollato e rumoroso. Vicino al ponte c'è anche una delle moschee più importanti della metropoli. Venerdì pomeriggio non c'è spazio per tutti quelli che vogliono pregare, quindi c'è gente che prega anche fuori della moschea.

Filmato 48: Turchia, Istambul 5
Le proteste nella piazza Taksim continuano ancora dopo sei settamane dall'inizio delle amanifestazioni. Sabato è il giorno dell proteste. Nei quartieri vicini a Besiktas si preparano le proteste della sera. La polizia antisommossa blocca le entrate alla piazza Taksim, ma, seguendo i vicoli, io e mia figlia riusciamo a ragguingere la via pedonale di Istiklal dove ci sono già migliaia di manifestanti

Filmato 49: Turchia, Istambul 6
Gas lacrimogeno alla piazza Taksim! Di sorpresa la polizia antisommossa attacca la via dello shopping di Istiklal con l'aiuto del cannone ad acqua e gas lacrimogeni. Il fuggi fuggi generale crea un po' di panico e i manifestanti vengono divisi in gruppi più piccoli. Il gas brucia nei polmoni e negli occhi. La polizia esagera e continua ad inseguire i piccoli gruppi nei vicoli. La scena assurda continua per ore e dobbiamo scappare correndo parecchie volte.

Filmato 50: Summa summarum
Il viaggio di sei settimane da Helsinki ad Istambul riassunto in otto minuti


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