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Matti Rämö in Vietnam - Foto e testi già pubblicati in finlandese nel sito http://www.yle.fi/tekstitv/vietnam/ |
Il viaggio in bicicletta nell'Asia sudorientale e' durato 8 settimane, dalla fine
di ottobre alla meta' di dicembre 2009. Ho pedalato per più di 4600 km. Ho preso l'aereo, con la mia bicicletta, da Helsinki a Bangkok e da li' ho attraversato, pedalando, le province orientali della Tailandia, per raggiungere la Cambogia. Ho visitato prima la citta' di Siam Reap, vicino alla citta' antica di Angkor, e poi la capitale Phnom Penh. Nel centro del Vietnam (che e' un paese lunghissimo: più di 3000 km) sono passato a ovest, oltre le montagne, sulla pianura del Laos che arriva nei pressi del Mekong, frontiera naturale con la Tailandia, procedendo per circa 2000 chilometri. Ho seguito per quattro giorni il fiume, poi ho continuato per qualche giorno verso nord, tra le montagne, per arrivare alla vacchia capitale del Laos, Luang Prabang (anch'essa sul Mekong tra le montagne: strano ritrovare il Mekong dopo giorni di viaggio in piena montagna). Per non ammazzarmi di fatica ho fatto un tratto di montagna in autobus (gli unici 300 km di riposo in tutto il viaggio). Sulla pianura ho continuato in bicicletta fino a Vientiane, capitale del Laos che sta sul Mekong presso la frontiera tailandese. Ho tirato il fiato per tre giorni prima di fare l'ultima tirata di 6 giorni per tornare a Bangkok, dove sono arrivato in una forma abbastanza buona, pensando a quanta strada avevo fatto, la maggior parte del viaggio in condizioni climatiche pesantissime per il caldo afoso, tranne 10 giorni sulle montagne del Vietnam centrale e quei 4-5 giorni sulle montagne del Laos dove il clima era primaverile e di mattina faceva anche un po' fresco. E' stata un'escursione da geografo: ho potuto seguire dalla sella, con cura e tranquillita', molti cambiamenti di paesaggi e di clima. Sono tornato col pensiero al viaggio che feci nella mia gioventù, negli anni '80. Ma questo viaggio è stato molto più interessante. In molte occasioni ho potuto constatare come siamo tutti uguali, asiatici ed europei, al di là delle diversità culturali. Siamo della stessa razza umana che cerca di sopravvivere ai guai quotidiani. Il viaggio mi ha lasciato una forte nostalgia per il caldo clima tropicale. E' stato un schoc termico tremendo tornare in Finlandia a dicembre, dai 35 gradi sopra lo zero ai 18 sotto zero. I primi due giorni ero contento come un turista: ah, che bello vedere intorno tanta neve! Ma poi abbastanza presto mi è venuta un'ansia terribile per questo freddo tremendo che continua e continua per mesi e mesi. Beh, sono sopravvissuto anche a questo :). |